mercoledì 9 novembre 2011

PIACERE O SALUTE ?

Quante volte ci troviamo di fronte a questo dilemma ?Oscar Wilde diceva che le cose che piacciono o sono immorali, o sono illegali o fanno ingrassare.Sull’immoralità e l’illegalità passo e lascio alla morale personale ogni responsabilità, ma sull’ingrassare voglio dire la mia. La dietetica moderna ormai ci ha spiegato chiaramente che oggi dobbiamo assumere “obbligatoriamente” il 15 % di grassi, insieme alle proteine (la bistecca) e ai carboidrati (pasta, pane pizza e verdure). Se questa regola viene infranta, il nostro corpo provvede a smontare e usare i grassi depositati, e se questi sono scarsi, perché oggi il modello è quello delle veline e dei calciatori, il nostro organismo metabolizza quello che trova a portata di mano, cioè proteine e carboidrati. Questo non va bene perché così si formano corpi chetonici e ureici che sono elementi pericolosi di dismetabolismo. Un esempio è l’acetone di neonati. E allora i grassi vanno assunti giornalmente e in quella percentuale. Se mangio 1 kg di cibo, 150 grammi devono essere grassi. E qui sta il punto !  Visto che siamo “condannati“ ad assumere grassi, facciamolo per il piacere e per la salute. Il piacere di un olio perfetto che abbia profumi di pomodoro, mandorla fresca, carciofo, che sia piccantino e amarognolo, è unico ed inimitabile. Quel verso di intingere il pane croccante e fare la scarpetta, o il “pucio” come dicono a Milano, è la via al piacere assoluto, all’estasi di un momento ancestrale, antico e futuro, improbabile con qualsiasi altro cibo. Fare poi un pinzimonio di verdure fresche con più oli monocultivar, dal più dolce per la lattuga ed il cetriolo al più amaro per il radicchio o il cardo, non solo è una piacere sommo e l’espressione di cultura elevata, ma è anche la sintesi della perfetta alimentazione, dal punto di vista dietetico. I contenuti salutistici delle verdure fresche non devo certo riassumerli io, a me tocca evidenziare il contenuto in polifenoli di un olio perfetto, la sua carica di sostanze antiossidanti che rallentano l’invecchiamento cellulare, questo si tocca e me evidenziarlo, ma occorre olio perfetto, profumato piccante di suo e se anche amarognolo è meglio. Arriva Natale: regalate l’olio delle olive e fatelo senza guardare al prezzo. Nell’olio delle olive la qualità si valuta come per i diamanti, più carati più il prezzo è alto.I tempi cambiano e allora cambiamo il nostro atteggiamento quotidiano e lo stile di evidenziare la nostra cultura: piacere e salute possono andare a braccetto con un perfetto olio monocultivar.
Facciamoli incontrare sulla nostra tavola.
Gino Celletti

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