martedì 13 marzo 2012

EVO a € 0.99 al litro !

Non voglio sapere quanto è il valore degli ALCHIESTERI (metilci e/o etilici) e nemmeno se si tratta di una operazione di dumping o se l'olio non è extra vergine perché ha un valore  di "riscaldo" al panel test superiore a 3,5  o dei perossidi all'oxitest oltre i 20 meqO2/kg.
Questo olio va punito e con esso tutta la filerta che lo ha messo in vendita per il reato di "STRAGE CULTURALE DI STATO"

di
uno stato l ITALIA che ha 638 cultivar diverse dell'Olea Europaea, distribuite su 1.200.000 ha di oliveti e con circa 6.000 frantoi  che producono 500.000 tonnellate di olio/anno.
Non si tratta solo di truffa o di danno per la salute degli italiani ma di un danno più profondo che annienta la coscienza nazionale di
un popolo rurale che nella Roma Imperiale incoronava gli eroi con l' Ulivo e nelle campagne italiane ancora oggi fa sognare tutti gli stranieri.
Questo
i il risultato dell'aver accettato norme come il CE640/08 ma soprattutto quello che ci ha concesso, con un grande compromesso, di scrivere in etichetta 
"ITALIANO 100%" e "OLIVE ALLEVATE IN ITALIA E FRANTE IN ITALIA", il capolavoro degli altri,
il
CE182/09, (leggete il comma 5 del CE 182/09 qui su questo sito alla voce SERVIZI e poi LEGISLAZIONE), e fatevi due risate troverete subito anche voi dove è stata collocata la trappola).
Vorrei veder cosa c'è scritto piccolo piccolo sulla retro etichettaquale miscela di olio sia ma me lo immagino già. Lo avevo predetto nel mio libro MONOCULTIVAR OLIVE OIL l'olio perfetto a pagina 88,89,90 e 91. Bisognrerebbe usare queste bottiglie, dovunque si triovino, per fare uno shampoo vigoroso a chi le ha comprate e poi messe in vendita, i buyer devono cambiare logica e a buon intenditore poche parole. Una vergogna così non pensavo di poterla provare in vita mia.
La crisi c'è sicuro ma non è economica, è culturale e oggi paghiamo le lauree facili, l'univesità per i ciuchi, le cattedre ai parenti e via di seguito. Spero che i NAS intervengano ad "alzo zero"e che spazzino via questa roba una volta per tutte.
Gino Celletti  

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