Caro New York Times

Caro New York Times

Lo strip che hai pubblicato il 24.01.2014 e’ puntuale ed esprime realta’.

http://www.nytimes.com/interactive/2014/01/24/opinion/food-chains-extra-virgin-suicide.html?_r=0
EXTRA VIRGIN SUICIDE THE ADULTERATION OF ITALIAN OLIVE OIL.  By Nicholas Blechman

Peccato il titolo …. OF  ITALIAN OLIVE OIL.

Di italiano, nell’olio di cui parli, NON C’E’ NIENTE, ma proprio niente e te lo spiego.

1             l’olio italiano non deve fare nessuna triangolazione, viene prodotto in Italia e da qui parte per il mercato interno e, in parte modesta, per i mercati internazionali, direttamente e senza fare i giri che racconti.  

2             l’olio di cui parli, e lo dici anche tu, non e’ Italiano ma sono circa 350.000 tonellate provenienti da Spagna, Nord Africa, Grecia e Medio Oriente, prodotto in prevalenza da cultivar estere come Picual, Hojiblanca, ma anche da Chemlali di Sfax, Koroneiki, Ayvalik, Souri, che con l’Italia non hanno niente a che fare. Queste piante in Italia non crescono, ma sono allevate all’estero in coltivazioni cosi dette “superintensive” a 2000 piante/ha, a vaso cespugliato, cioe’ come se fossero tanti alberi di Natale in fila, dove il sole non puo’ penetrare e non puo’ cedere la sua energia e dove le olive raccolte con macchine inventate in Francia per la raccolta delle mele, daranno oli con al massimo 70-100 mg/kg di polifenoli totali, quindi non oli ma “olietti”.

3             in Italia le “superintensive” praticamente non esistono; si raccoglie a mano o con rastrelli, da oliveti con 200 piante/ha, (10 volte di meno), poste a vaso policonico, cioe’ qui i rami dell’albero si strutturano come un ombrello rovesciato per raccogliere, in  una ideale parabola, tutta l’energia del sole e producono oli che hanno anche 1000 mg/kg di polifenoli.

4             i marchi che imbottigliano questo olio di cui parli  NON SONO NEMMENO ITALIANI. Ti faccio l’ esempio di due tra i marchi piu’ importanti presenti sul mercato. La Carapelli non e’ italiana da oltre 25 anni, oggi e’ di proprieta’ del gruppo spagnolo Deoleo S.A., la ex  Sos Corporaciòn Alimentaria S.A e prima ancora ex Grupo SOS Cuetara dei fratelli Salazar, fallita e rilevata da un gruppo di banche spagnolo-basche. Ma non e’ italiano da decenni nemmeno un altro famoso marchio, quello Bertolli, anch’esso di proprietà del gruppo spagnolo Deoleo S.A., sempre ex Sos Corporaciòn Alimentaria S.A., acquisita da Unilever, che non mi pare essere una societa’ italiana, bensi una multinazionale anglo-olandese.

Caro NYT,

ti do qualche informazione su Deoleo S.A., anche a beneficio dei tuoi lettori. Deoleo S.A. ha sede a Madrid. Fondata nel 1916 come Arana Timber Company, Inc., fattura piu’ di 1.0 miliardo di Euro ed e’ presente in oltre 100 paesi. Ha 14 filiali e 24 stabilimenti sparsi nei cinque continenti. Oggi e’ il numero 1 mondiale nella commercializzazione di olio di oliva confezionato (300.000 tonnellate solo nel 2006). Pensa che la produzione italiana e’ 450.000 tons. Domina il mercato degli olii in Spagna, Portogallo, Italia e Paesi Bassi (quota di mercato del 50%) e del 22% a livello mondiale con leadership dei propri brand in Europa, Stati Uniti, Asia e Oceania. Tra il 2005 ed il 2006 ha acquisito in Italia, marchi storici come Olio Sasso e Carapelli, gia’ in mani straniere da 20 anni. Nel 2008 ha acquisito da Unilever i marchi Bertolli, Maya e San Giorgio. Suoi sono anche i marchi Carbonell, Koipe e Friol.

Tornando al tuo titolo di quale “ITALIAN OLIVE OIL “ stiamo parlando ? Che c’entra l’Italia qui ?  Le societa’ di cui parli nell’articolo sono SPAGNOLE e ANGLO-DANESI.

Se mi permetti, il titolo giusto sarebbe stato il SUICIDIO DEGLI IMBOTTIGLIATORI DI OLIO D’OLIVA, questo avrebbe reso giustizia ai tuoi lettori e avrebbe preservato l’immagine del vero olio italiano.

Caro NYT,

l’anno scorso, esattamente il 12 aprile 2013, mi hai intervistato presso The International Culinary Center, 462 Broadway, New York, NY 10013 ed hai scritto di me, ringraziandomi per aver tutelato i NYorkesi dall’olio difettato, presentato al NYIOOC, (New York Int’ Olive Oil Competition), un concorso da me inventato, e di cui ero il Panel Leader, per offrire a NY il meglio dell’olio mondiale.

Caro NYT,

sai come e’ andata a finire ? L’organizzatore del NYIOOC, aveva accettato la sponsorizzazione di un imbottigliatore e dopo avermi fatto pressioni per essere meno rigido nelle valutazioni, ha confermato la sponsorizzazione di quell’imbottigliatore anche per il 2014. Io ed i miei migliori Assaggiatori non potevamo accettare la convivenza con chi e’ indagato per frode e non potevamo ulteriormente accettare pressioni per premiare oli difettati e quindi ce ne siamo andati.

Caro NYT,

sai chi mi ha sostituito nel panel ? L’organizzatore di un evento sponsorizzato sempre da gli stessi imbottigliatori di olio non italiano. Questo accade a New York non a Milano, casa mia, o a Roma, la capitale d’Italia, non a Firenze, la capitale dell’olio italiano, no, accade a NY ad opera di un pugno di americani, piu’ interessati al business che a tutelare i consumatori NYorkesi. E dunque, ancora una volta, perche’ tirare in ballo l’Italia quando le colpe sono estranee alla mia patria ?           

Caro NYT,

forse dovresti scusarti con l’ITALIA, ma credo i suoi Produttori prestigiosi ti perdoneranno  per il grande equivoco in cui sei caduto ingenuamente. I Produttori Italiani continueranno a raccogliere le proprie olive con le mani, a fare “oli come Ferrari”, buonissimi e unici, come poi fanno anche tanti altri produttori internazionali.  Pero’ una cosa la dovresti fare, per il rispetto che devi ai tuoi  lettori: potresti pubblicare questa mia mia lettera

Ma Caro NYT,  ne potresti fare un’altra di cosa, molto piu’ dirompente e questa e’ la MIA SFIDA : 

Potresti fare tu un concorso internazionale.
Titolo: THE NEW YORK TIMES TRUE OLIVE OIL COMPETITION  – NYTsTOOC 2015

Io ed i mie migliori assaggiatori internazionali saremmo lieti di organizzartelo e promuoverlo in tutto il mondo ed allora si che anziche’ di “suicidio” parleremmo del “Risorgimento dell’Olio da Olive”.

E’ gia’ successo una volta che gli USA abbiano dato impulso all’uso dell’Olio delle Olive con il grande medico americano Ancel Keys, medaglia d’argento al valore civile italiano, questa potrebbe essere la tua grande occasione per acquisire un ruolo importante nella prevenzione e cura della malattie cardiocircolatori degli Americani, attraverso la tua promozione della corretta dieta alimentare con l’olio delle olive.  A proposito gli oli difettati, come gli oli rancidi, oltre ad essere fuori legge (un extra vergine non deve avere nessun difetto) fanno anche male, visto che la UE ha promulgato la legge CE 432/2012
(…indicazioni sulla salute consentite sui prodotti alimentari) che dice: i polifenoli dell’olio di oliva contribuiscono alla protezione dei lipidi ematici dallo stress ossidativo. Ti ricordo che le parole “stress ossidativo” = “stress da irrancidimento”.    
Pensaci, tu dovresti solo pubblicizzarlo presso i tuoi lettori e darci lo spazio fisico. Sono certo che sarebbe anche a costo “zero”.

  

Un caro amico, Steven Jenkins, attento estimatore di superbo olio italiano, ti portera’ questo articolo personalmente, insieme ad una copia al mio libro: MONOCULTIVAR OLIVE OIL, l’olio perfetto, http://en.calameo.com/read/00036467304d5dfaa54ac cosi’ avrai la mia visione ironica e tecnica del mondo dell’olio.  Non e’ un’alternativa a Extravirginity di Tom Muller, ne’ un romanzo, ma un libro scritto con rigore scientifico inattaccabile, illustrato per spiegare in modo semplice e chiaro al consumatore la tante verita’ mai dette sull’olio delle olive. 

Caro NYT

Ti ringrazio per l’attenzione e spero che accetterai la mia sfida..

Dr Gino Celletti

Dear New York Times

The strip that you've posted on 2014/01/24 is accurate and expresses the reality.

http://www.nytimes.com/interactive/2014/01/24/opinion/food-chains-extra-virgin-suicide.html?_r=0

EXTRA VIRGIN SUICIDE OF THE ITALIAN OLIVE OIL adulteration . By Nicholas Blechman

The title is a pity.... OF ITALIAN OLIVE OIL .

Inside the olive oil you are talking about  THERE IS NOTHING OF ITALY, absolutely nothing , and I'll explain .

1             Italian olive oil does not need to do any triangulation, it is produced inside Italy and from there goes to the internal market and , in small part , to the international markets, directly and without making the rounds of the strip.

2             the olive oil you are talking about, and you tell it by yourself , is not  Italian one but it is a stock of about 350,000 tons coming from Spain, North Africa, Greece Middle East, etc. mainly produced by foreign cultivars such as Picual , Hojiblanca , but also by Chemlali of Sfax , Koroneiki,  Ayvalik, Souri , that have nothing to do with Italy. These plants do not grow in Italy , but are grown abroad crops, in so-called "Superintensive"  with 2000 trees / ha, bush shaped , ie as if the trees were so many Christmas trees in a row, where the sun cannot penetrate and cannot give up energy and where the olives, harvested with machines, invented in France to collect the apples, give olive oils with a maximum of 70-100 mg / kg of total polyphenols , actually not olive oils but "poor olive oils ."

3             in Italy, "superintensive " crops do not practically exist ; we gather by hand or with rakes , in olive crop groves with 200 trees / ha (10 times less ), in polyconic shape , where the branches of the tree are structured as an inverted umbrella, to collect, as in a perfect parabola , all the energy of the sun in order to produce olive oils that reach 1000 mg / kg of total polyphenols.

4             brands that bottle this kind of olive oil, you are talking about  ARE NOT ITALIAN AT ALL. I'll give you the example of two of the most important brands of the market. Carapelli is not Italian since over 25 years , now is owned  by the Spanish group Deoleo SA , the former  SOS Corporación Alimentaria SA and before that former Grupo SOS Cuetara by the Salazar Brothers , which went in bankrupt and was taken over by a group of Spanish - Basque banks. But it is not Italian since decades, even another famous brand, Bertolli , also owned by the Spanish group Deoleo SA , always former SOS Corporación Alimentaria SA , brand acquired from Unilever, which it does not seem to me to be an Italian group, but rather an Anglo-Dutch multinational CO..

Dear NYT,

Let me give you some information about Deoleo SA , also for the benefit of your readers. Deoleo S.A. is based in Madrid . Founded in 1916 as Arana Timber Company , Inc. , invoices more then 1.0 billion euros and it is present in more than 100 countries. It has 14 subsidiaries and 24 factories spread across five continents. Today it is  the No. 1 in the World in marketing packaged olive oil  (300,000 tons in 2006). The Italian production is 450,000 tons, just think about these figures . It dominates the olive oil market in Spain, Portugal , Italy and  Netherlands ( market share of 50%) and 22 % of worldwide market with the leadership of its brands in Europe , USA, Asia and Oceania . Between 2005 and 2006 he acquired in Italy , olive oil brands such as Carapelli and Sasso , already in foreign hands sinvce 20 years. In 2008 it acquired from Unilever brands as Bertolli , Maya and San Giorgio . Its are brands as Carbonell, Koipe and Friol .

So coming back to your title " ITALIAN OLIVE OIL" what are we talking about?  What has Italy to do with the matter here ? The companies  you are talking about in the your article are definitively SPANISH and ANGLO - DANISH .

If you allow me , the right title would have been “THE OLIVE OIL BOTTLERS SUICIDE”, this would have done justice to your readers and would have preserved the image of the true Italian olive oil .

Dear NYT,

last year, exactly on April 12th, 2013 , you interviewed me at The International Culinary Center, 462 Broadway, New York, NY 10013 and you wrote about me , thanking me for having protected the Nyorkers  by defective olive oils, presented at NYIOOC ( New York Int ' Olive Oil Competition ) , an olive oil competition that I invented , of which I was the Panel Leader, in order  to offer the best of the olive oil World to NY City.

Dear NYT,

would you like to know how it ended ? The NYIOOC organizer, accepted the sponsorship of a bottler and after having lobbied me to be less rigid in evaluating ,he confirmed the previous bottler sponsorship also for 2014. Me and my best olive oil tasters could not accept the coexistence with those who are under investigation for fraud and we could not accept further pressures to reward defective olive oils, and then we left the competition.

Dear NYT,

Would you like to know who replaced me into the panel group ? The organizer of an event again sponsored by non- Italian olive oil bottlers. This happens in New York not in  Milan , my house, not in Rome, the capital of Italy , not in Florence , the capital of Italian olive oil , no, it happens in NY City by the hands of a few Americans , much more interested in the business that in protecting NY consumers from frauds . And so , once again , why to drag in Italy when the faults are alien to my country ?

Dear NYT,

maybe you should apologize to the ITALIANS , but I think that the most Prestigious Italian Olive Oil makers will forgive you for the great misconception that you have naively fallen. The Italian Manufacturers will continue to collect their olives by hand, to make  “Ferrari-like olive oil" , delicious and unique , as then also many other international manufacturers make. But there is one thing you should do, in respect of your readers : you should publish this my letter

But Dear NYT , you could do another thing , much more  disruptive and this is MY CHALLENGE : you should  make your personal international olive oil competition.

Title: THE NEW YORK TIMES TRUE OLIVE OIL COMPETITION - NYTsTOOC 2015

Me and my best int’l olive oil tasters will organize it for you and we would be happy to promote it around the world and at the end instead writing of "suicide" you could write of " Risorgimento of Olive Oil ."

It once already happened when  U.S. has given impetus to the Olive Oil consumption with the great american doctor Ancel Keys , silver medal for civil Italian valor, this time it could be your big chance to acquire an important role in the cardiovascular diseases prevention and treatment of Americans, through the promotion of a proper diet with olive oil. About the defective olive oils , such as rancid ones , as well as being outside the law (an extra virgin must not have any defects ) rancid olive oil are also bad for health, as the EU has enacted the law EC 432/2012 ( ... Permitted health claims on food products ) that says:  the olive oil polyphenols contribute to the protection of blood lipids from oxidative stress. I remind you that the words "oxidative stress" = " stress from rancidity” .Think about it, you should only advertise the competition to your readers and give us the physical space . I'm sure it also would be at "zero" costs for you.

A dear friend of mine, Steven Jenkins, attentive and admirer of superb Italian olive oil , will personally bring you  this my article, together with a copy of my book :

“MONOCULTIVAR OLIVE OIL , the perfect one” , so  you can have my ironic and technical view of the olive oil world . It 's not an alternative to the Tom Muller’s Extravirginity, it is not even a novel, but a book written with scientific unassailable rigor, illustrated to explain in simple and clear way to the consumer  the untold Truths about olive oil.

Dear NYT

Thank you for your attention and I hope you will accept my challenge ..

Dr.Gino Celletti
- www.frantoicelletti.com
- www.monocultivaroliveoil.com
- http://monocultivaroliveoil.blogspot.it
- monocultivaroliveoil.EXPO - Milan int'l Competition, Exhibition, Cooking-Pairing - Chairman
- monocultivaroliveoil.BIO - Milan int'l Competition, Exhibition, Cooking.Pairing - Chairman

- CIOOA Copenhagen Int’l Olive Oil Awards. Panel Leader

- Book-Guide "MONOCULTIVAR OLIVE OIL the perfect one".
- Panel Leader: designed to drive a testing panel by IOOC Int'l Olive Oil Council-MAdrid and EC rules.
- Panel Leader: LAIOOC Los Angeles,Der Feinschmeker Hamburg,Oil China Beijing, NYIOOC New York,CIOOA Copenhagen
- Italian Professional Olive Oil Taster  EC 2568/91
- Ministry of Agricolture Politics Extra Virgin Olive Oils Technician and Expert
- Nat'l Edible Olives Taster
- EEC Award: “Olive Oil High Quality Cuisine"
- ONAV Nat'l Wine Taster
- Veronelli Seminary Foundation Board Member
- CTU No. 11868, Court of Milan - Technical Consultant for Virgin and Extra Virgin Olive Oil